I dintorni

Sicuramente l’Italia è un paese di rara bellezza in cui Arte, Storia, Gastronomia, Natura e … tanto di più si orchestrano in una particolarissima armonia. L’angolo di Toscana dove ci troviamo, in particolare, offre moltissimo. Il podere Tepolino si trova in uno spazio di quiete assoluta ma a pochi chilometri da …

Natura

Il Monte Amiata è area di biodiversità rarissima: le pendici partono dalla Maremma, con il suo Parco dell’Uccellina, Alberese con le loro spiagge, pinete e campagne. Salendo si passa dalle colline a un vera e propria montagna (1700m), ma nel centro della Toscana. Gli ulivi crescono in campagne fino ai 500 metri di altezza, senza soluzione di continuità si passa ai boschi di castagni poi ad una faggeta – unica in Europa per vastità e bellezza – che verso la vetta lascia posto alle conifere. La temperatura è particolarmente piacevole dalla Primavera fino al tardo Autunno e per gli amanti del trekking (a piedi o a cavallo) come per i ciclo-amatori (viaggianti o spericolati discesisti nelle piste dedicate) la Natura dell’Amiata offre tantissimo.
E se vogliamo includere in questo spazio un dono di questa terra considerato più attinente al relax, salute o bellezza, non possiamo tralasciare le diverse stazioni termali che in questa zona si caratterizzano anche per le aree aperte al pubblico, distanti dagli stabilimenti a pagamento ma non meno intriganti e piacevoli. Bagni di San Filippo (25km), Bagno Vignoni (27), Petriolo, Saturnia (36 km), Sorano (45 km), San Casciano dei Bagni (48 km)  … solo per citare le più note. Da pochi minuti a un’ora di auto da Tepolino.
 

Storia

Forse potremmo partire davvero da molto lontano citando il sito archeologico di Roselle, e assolutamente non da meno tutta l’area Etrusca che dalla zona dei tufi (Pitigliano, Sorano, Sovana e dintorni) si allarga fino alla Tuscia, l’alto Lazio e l’Umbria dei dintorni dei laghi vulcanici. Vie Cave, Necropoli, tombe, monasteri eretti su siti già usati dagli Etruschi e forse anche da popoli precedenti al loro arrivo in questa zona. Da cinquanta minuti in su, sempre in auto.
I paesini in cui si respira aria di medioevo sono innumerevoli. Stupendi per la loro architettura e posizione. Da Arcidosso a Santa Fiora, da Abbadia San Salvatore (dove tra l’altro si possono ancora visitare le miniere di cinabro) a Piancastagnaio, dalle rovine della comunità  Giurisdavidica di David Lazzaretti sul Monte Labbro alla Abbazia di Sant’Antimo, dalla purtroppo non sufficientemente conosciuta spada nella roccia di San Galgano al castello di Radicofani. E non mi dilungo per non annoiare, ma quasi tutti i centri abitati della zona offrono angoli deliziosi e meritevoli di essere visitati. La lista è lunghissima … Chiusdino, Cetona, Cortona, Pienza, Sarteano, Semproniano,
E dai paesini passiamo alle città davvero vicine: Siena e Orvieto distano ancora un’ora d’auto e arrivarci attraverso queste strade è già un’esperienza da aggiungere alla meta.

Arte

Arte e Storia in tutto il nostro paese sono praticamente impossibili da separare, quindi non mi dilungo in suggerimenti banali. Ma il Giardino di Spoerri è a 10 minuti da qui: un museo all’aperto delle opere raccolte e create dallo stesso ideatore di questo luogo affascinante. Appena più distante il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle a Capalbio, una piccola escursione che merita assolutamente il viaggio anche se non siete amanti di questo simbolismo e vi accontentate della migliore allieva di Gaudì.

Gastronomia

Uno dei piaceri di vivere in Italia e di amare visitarla in modo capillare sta proprio nella perenne diversità di quanto si incontra da questa prospettiva. Alla mia età non smetto di cercare scorci di questa Toscana e non smetto di imbattermi in piatti che non avevo mai assaggiato, molti dei quali tradizionali. Altri frutto dell’ingegno e della creatività che da quelle usanze hanno saputo attingere. Per quanto sia scontato citare oli, vini e formaggi qui ci troviamo nella zona di un particolarissimo Olio Extravergine di Oliva, quello di Olivastra Seggianese: un vero prodotto di nicchia, estratto da olive che crescono solo nella piccola area circostante. Montalcino e i suoi vini sono a pochi chilometri da qui e ci arriva proprio passando per Sant’Antimo. I tartufi di San Giovanni d’Asso, purtroppo poco conosciuti … e forse tutto sommato per chi li ama davvero è da capire se sia un pregio o un difetto!
I formaggi di Pienza e di Seggiano che, oltre ai suoi pecorini, ci tenta con le sue ricotte.
I pici semplicemente guarniti all’aglione, un bulbo diverso e meno sgarbato del comune sativum che tutti conosciamo. Le tante paste fatte in casa con i sughi di cinghiale e capriolo, ma anche molti piatti assolutamente vegetariani e figli di una trazione “povera” come l’acqua cotta, la scottiglia e la zuppa di funghi. Tante paste prodotte con i grani antichi che tanti valorosissimi artigiani della natura e del cibo hanno cominciato a produrre come eccellenze di questa zona.
Le carni, molte delle quali di provenienza bio e da allevamenti sostenibili e rispettosi della vita di quegli animali. Tra queste spicca la cinta senese, un suino che in questa montagna trova il suo habitat perfetto e non solo storico.
La patate macchiaiole e i marroni … giusto per non terminare con i soli prodotti animali!